Malvito, conclusi i lavori per l’installazione del Postamat In evidenza
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MALVITO - Quello di Malvito era ancora l’unico centro del comprensorio dell’Esaro il cui ufficio postale non aveva un ATM, meglio conosciuto come Postamat. L’attesa, però, è finita e ciò si deve anche alla caparbietà dell’Amministrazione guidata da Pietro Amatuzzo che già dal 2016 aveva sollecitato l’apertura dello sportello. Una pec pervenuta al Municipio lo scorso 24 agosto da parte dell’azienda e del professionista incaricato di redigere l’installazione del distributore automatico per il prelevamento di banconote, non solo ha riacceso le speranze ormai “sopite” per alcuni, ma ha dimostrato che “persistere” nelle azioni a favore della cittadinanza dà i suoi frutti.
Nella Cila, acronimo di Comunicazione inizio lavori asseverata, c’era tutto l’incartamento previsto per i lavori già ultimati nel giro di poche ore. Già quattro or sono (ottobre 2016), la Giunta malvitana aveva richiesto l’attivazione del servizio ATM presso l’Ufficio Postale, ma il tutto non era stato preso poi in considerazione. Nei mesi scorsi, quindi, il vice sindaco reggente Amedeo Turano si era lamentato con due missive indirizzate al direttore di Filiale a Castrovillari ma anche alla Sede generale a Roma, dove peraltro si era recato il sindaco Amatuzzo lo scorso 27 gennaio con altri due colleghi ed aveva avuto rassicurazioni in tal senso. Le ultime missive, comunque, erano servite in primo luogo per protestare «sull’apertura a giorni alterni che si protraeva da più tempo», cosa poi risolta a fine giugno e soprattutto per segnalare «i gravi disservizi che cagionavano notevoli disagi all’intera comunità, atteso che lo stesso Ufficio risultava anche sprovvisto di ATM, servizio di cui, invece, erano provvisti i paesi limitrofi dove gli Uffici Postali funzionano regolarmente ma che costringevano però i malvitano a percorrere non pochi chilometri per raggiungerli». L’ultima comunicazione, infine, conclude Turano – «ha sgombrato il campo anche ai pensieri dei soliti “dubbiosi” che prima continuavano soltanto a strumentalizzare la vicenda, mentre ora sbandierano meriti che assolutamente non hanno».
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