Disservizio idrico ad Altomonte, l’U.Di.Con. Calabria chiede una risoluzione tempestiva In evidenza
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ALTOMONTE - “La situazione dell’inquinamento dell’acqua potabile che si è verificato presso alcune zone del Comune di Altomonte, nello specifico quelle site in Largo Scirea, C/da Le Crete, C/da Oliveto, C/da Vomereto, Via Fausto Gullo, Via Treves, Via Nenni, Via L. Sturzo, Via Costa e Via Kennedy, continua a destare, allo stato odierno, molta preoccupazione fra i cittadini residenti - scrive in una nota il responsabile zonale dell’U.Di.Con. di Altomonte Luigi Pignataro.
Sono passati quasi due mesi dall’ordinanza - prosegue - con cui è stato disposto il divieto di utilizzo potabile dell’acqua nei quartieri sopra citati ed ancora non si hanno notizie certe su quando i residenti potranno tornare a consumare l’acqua per il normale uso quotidiano, né tantomeno sull’esito dei controlli effettuati dalle autorità preposte. Ma come è possibile che possano trascorrere così tanti giorni senza dare rassicurazioni e garanzie ai cittadini privati di un servizio primario, per di più in un periodo così delicato che stiamo vivendo? E’ un’emergenza che si associa alla problematica, oramai permanente, della carenza dell’erogazione idrica nei quartieri. A pagarne le conseguenze sono le famiglie, bambini e anziani, che si trovano costretti a fare i salti mortali ogni giorno per usufruire di un servizio per cui si pagano regolarmente i tributi dovuti per il servizio idrico. Il comune - conclude Pignataro - si attivi con tempestività per ridurre i disagi e per prevenire il rischio di problematiche di natura igienico-sanitaria visto anche gli inviti ad una maggiore igiene di questo periodo”. Anche il Commissario Regionale dell’U.Di.Con Calabria, Nico Iamundo, si unisce alla richiesta di immediati provvedimenti risolutivi scrivendo all’ Ente interessato: “Premesso che nelle zone segnalate gli utenti del servizio idrico non ricevono acqua potabile e quindi non utilizzabile per tutti gli usi alimentari e che tale situazione dura da vari mesi e non sono state comunicate variazioni che possano portare ad una modifica della situazione attuale in tempi rapidi; considerato poi che la situazione comporta comunque un disagio e una spesa aggiuntiva per gli utenti, costretti ad acquistare acqua potabile, chiediamo pubblicamente , viste le numerose e preoccupanti segnalazioni che giungono quotidianamente presso le nostre sedi territoriali sulle problematiche che si sono venute a creare, di risarcire un eventuale richiesta danni con l’abbassamento della bolletta o sospensione per il tempo in cui l’acqua non è utilizzabile”.
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