Mancanza d'acqua, anziana di 92 anni costretta a lasciar casa
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Gentile Redazione,
mi permetto di scrivervi nuovamente, facendo seguito ai nostri precedenti contatti e al vostro impegno su temi importanti come la carenza idrica.
Vorrei portarvi a conoscenza di un ulteriore, drammatico sviluppo della situazione a Spezzano, che purtroppo mette in luce l'impatto devastante di questa carenza idrica cronica sulla vita delle persone più vulnerabili.
Mia madre, una donna di 92 anni, è stata recentemente costretta ad abbandonare la sua casa. La persistente mancanza d'acqua potabile, che in questi ultimi giorni non è stata erogata nemmeno per quelle due o tre ore al giorno, le ha reso impossibile continuare a vivere autonomamente nella sua abitazione. Ha dovuto cercare ospitalità presso sua sorella, che ha 96 anni, anch'essa residente nella zona e con le proprie difficoltà.
Questa vicenda personale, che si aggiunge alle difficoltà già note di intere famiglie, evidenzia come la carenza idrica a Spezzano Albanese non sia solo un disagio, ma una vera e propria emergenza umana e sociale che sta strappando anziani dalle loro case, compromettendo la loro dignità e sicurezza.
Ritengo che raccontare la storia di mia madre e di altre persone anziane costrette a convivere quotidianamente con questa realtà possa dare ancora più voce e urgenza alla vostra inchiesta, trasformando i dati in volti e sofferenze concrete.
Come già detto, sono a vostra completa disposizione per fornire dettagli, affinché possiate verificare di persona la gravità della situazione.
Vi ringrazio ancora per l'attenzione che vorrete dedicare a questa vicenda.
Domenico Gullo
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