Inaugurata a Lungro la mostra del pittore Senise
- Scritto da Mario Gaudio
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- Pubblicato in Esaro Cultura e Spettacolo
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LUNGRO - Col favore di una gradevolissima serata estiva, è stata inaugurata venerdì 3 agosto, presso la sala consiliare di Lungro, la mostra pittorica del maestro Francesco Senise.
La manifestazione ha avuto inizio col prezioso intervento di Antonino Martino, consigliere comunale con delega alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, che ha evidenziato, tra colte citazioni di Kant e Walter Benjamin, la necessità di ricercare le proprie radici e coltivare la bellezza della storia affinché si costruisca quell’incentivo capace di trattenere le nuove generazioni nelle non molto fortunate terre calabre.
Ha fatto seguito la relazione di Ines Ferrante, presidente di Mystica Calabria, che ha sottolineato la particolare importanza della memoria e la profonda capacità rievocativa che questa mostra offre a coloro che, con spirito di curiosità, intendono conoscere il glorioso passato della cittadina arbëreshë.
Lo stesso Senise, reduce da una serie di brillanti esposizioni in varie città italiane, ha spiegato ulteriormente il senso della manifestazione specificando che si tratta del suo personale contributo in occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della morte di Skanderbeg.
Le tele esposte, con i loro colori caldi e palpitanti, ricostruiscono scene di vita quotidiana nel contesto della “gjitonia” (il vicinato, per intenderci), piccolo microcosmo che, anni addietro, ospitava vite semplici, solidali e cariche di valori. Campeggiano, pertanto, massaie affaccendate ad impastare il pane, alimento indispensabile e condiviso generosamente, anziane cardatrici di lana e popolane intente al bucato presso le pubbliche fontane.
Non mancano le rappresentazioni del faticoso lavoro dei salinari, le cui figure appaiono quasi spettrali in un contesto dominato dalla nuda roccia e dal grigiore dell’atmosfera.
A ciò si affiancano tele di carattere religioso che, nel borgo che è sede dell’Eparchia bizantina, rievocano tutta la bellezza e la profondità della spiritualità orientale che il pittore concentra, particolarmente, in una scena di unione sponsale e nella raffigurazione dell’imponente profilo della cattedrale.
La mostra di Senise, intitolata “Lungro, schegge di memoria”, condensa e armonizza tradizione, creatività e colore, facendo rivivere la bellezza di un passato che non è più, ma è capace di plasmare un presente che non è ancora.
La dignità del lavoro, il sacrificio, la semplicità, l’identità arbëreshë, la vivacità dei costumi tradizionali e l’eroismo del volto di Skanderbeg sono miscelati dalle sapienti mani dell’artista e tramutati in un sentiero di emozioni che dalla nostalgia conduce all’ansia di futuro, manifestando con chiarezza la veridicità di quanto affermato dal poeta Fernando Pessoa: «L’arte è la confessione che la vita non basta».
Insomma, una serata di cultura ed amicizia, impreziosita ulteriormente dai versi delicati e malinconici di Ambrogio Bellizzi, dalle note di Santino De Bartolo e dalla splendida voce della giovane Rosanna Matrangolo.
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