La narrativa di Andreotti in un convegno a Spezzano Albanese
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SPEZZANO ALBANESE - Partecipato e interessante l'incontro di studi, tenutosi ieri sera a Spezzano Albanese a Palazzo Luci, in cui si è parlato di "Humanae litterae: dettagli storiografici e archivistici nella narrativa di Andreotti". Gli infaticabili organizzatori don Cesare De Rosis e Mario Gaudio hanno saputo tessere la trama di una serata culturalmente valida che ha fatto luce non sul politico Andreotti ma sullo scrittore che, nell'arco della sua vita, è riuscito a pubblicare un'intensa quantità di volumi su temi politici ed esperienze personali.
L'evento, organizzato per festeggiare il centenario della nascita e che ha ottenuto il riconoscimento della medaglia di Rappresentanza dal presidente del Senato della Repubblica, ha visto la partecipazione di Ferdinando Nociti, sindaco di Spezzano ma in veste di consigliere provinciale, dell'assessore Caterina Marini e del parroco don Fiorenzo De Simone. Dopo l'introduzione ricca di don De Rosis, che ha tratteggiato sapientemente i contorni della vita di uno statista che è stato protagonista della scena polita per oltre mezzo secolo, è toccato al critico letterario Gaudio fare il punto sulla produzione andreottiana e ricordare alcune delle opere che sono fra le più note al pubblico. Voce fuori dal coro quella dell'avvocato Alcide Simonetti, chiamato ad intervenire dal pubblico, che ha invece tracciato la figura politica di Andreotti ricordando la sua posizioine strategica anche nei rapporti fra Stato e Vaticano. Altro intervento è toccato a Emiliano Sacco, della sezione di studi storici e politici della Fondazione Riccardo Misasi, mentre le conclusioni sono state affidate a Mario Tassone, già Deputato della Repubblica Italiana. Momenti di reading sono stati affidati ad Antonella Leo e a Mafalda Maiolino, il tutto sotto la conduzione del giovanissimo Andrea Novembrino.
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