Liste Civiche all'attacco sull'Ospedale di Castrovillari In evidenza
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CASTROVILLARI - «Pezzo dopo pezzo l’Ospedale di Castrovillari viene “smontato” con una fredda determinazione che non può essere semplicemente ridotta alla superficialità e alla assoluta incapacità gestionale di cui i Vertici dell’ASP di Cosenza hanno purtroppo dato ampia prova». Così le Liste Civiche di “Solidarietà e Partecipazione” scrivono in una nota che continua: «Troppi i fatti che stanno a dimostrare, invece, la volontà di portare a chiusura l’Ospedale. La drammatica situazione della Chirurgia, ultimo scandalo in ordine di tempo, era stata anticipata oltre un anno fa dai nostri allarmati interventi in Consiglio comunale, nella spocchiosa indifferenza di Sindaco e maggioranza. Perché questo andazzo? A vantaggio di chi? Forse del futuro Ospedale UNICO della Sibaritide, semmai vedrà la luce?
Oppure per continuare a dirottare le risorse destinate al Pollino verso “porti amici”, ben diversamente tutelati? Emblematica, a tal proposito, la vicenda dell’Ortopedia, con i Medici assunti su Castrovillari e trasferiti definitivamente a Paola – fatto, anche questo, denunciato in Consiglio sempre da noi di Solidarietà e Partecipazione, ottenendo solo scherno e la solita accusa di dire falsità e fare infondato allarmismo. E a Castrovillari? Lavori di ristrutturazione che non vedono mai la fine, come nel caso del Reparto di Medicina, oppure che, pur essendo stati ampiamente annunziati, mai iniziano, come i collegamenti tra vecchio e nuovo plesso. E poi, la storia infinita e grottesca delle nuove sale operatorie, che, purtroppo, diventano sempre meno urgenti, visto che le attività chirurgiche si stanno progressivamente spegnendo. Inutile fare, ancora una volta l’interminabile elenco di Reparti e Servizi in sofferenza. Ci sono TUTTI! E dove si potrebbe facilmente intervenire, come ad esempio sostituendo il Personale in pensione o attivando i posti da mesi e mesi autorizzati dalla Regione, regna un immobilismo esasperante. Perciò, anche il recentissimo provvedimento del Commissario Scura che a Castrovillari riserva alcuni posti (degli oltre 1.300 previsti per tutta la Calabria) -del tutto insufficiente a risanare una situazione sempre più incancrenita- per quanto rimarrà, come tanti altri, senza pratica attuazione da parte dell’ASP di Cosenza? Per ordine di chi? Di una politica, sanitaria e non, che sempre pretende un “do ut des”, anche quando di mezzo c’è la salute dei cittadini? Ma se chi governa l’ASP governa male e peggio, le Istituzioni del Territorio –Sindaci e Amministrazioni comunali- sono complici di questo “gioco al massacro”. Il Sindaco di Castrovillari continua con i suoi “contatti personali” col Direttore dell’ASP Mauro, tesi, con ogni evidenza a “non disturbare il Manovratore”, piuttosto che a far valere i diritti della gente di Castrovillari e del Pollino. Tagliando fuori tutti quelli che potrebbero – e vorrebbero- dare una mano. Incapace di creare e far funzionare quel famoso “filo rosso” territoriale di cui si è riempito la bocca in campagna elettorale. Pronto a smentire se stesso e l’intero Consiglio comunale, che ha approvato all’unanimità delibere di fuoco sul tema sanità, rimaste puntualmente –e DOLOSAMENTE-lettera morta, per esclusiva volontà e colpa del sindaco Lo Polito. Per tutelare lo status quo, si arriva anche allo sgarbo istituzionale. Il Sindaco Lo Polito e il Presidente del Consiglio Vico (un medico, un chirurgo!) non si sono neanche degnati di rispondere alla proposta fatta da noi delle Liste Civiche di Solidarietà e Partecipazione, di convocare provocatoriamente nella sede dell’ASP, o nella strada antistante, il Consiglio comunale del 30 luglio. Per dare un segnale forte a chi (mal)governa la sanità e un segnale di speranza ai cittadini sempre più abbandonati a loro stessi. Noi non demorderemo, ma è del tutto evidente che i “poteri forti” che stanno dietro questo attacco all’Ospedale di Castrovillari richiedono risposte immediate, concrete e durissime. Risposte che la nostra scalcagnata Amministrazione si guarda bene dal voler dare, all’insegna del già ricordato “non disturbare il Manovratore”».
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