Serra scrive due interpellanze su acqua e terme di Spezzano In evidenza
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SPEZZANO ALBANESE – Il dibattito politico torna ad animarsi a Spezzano Albanese dopo un lungo periodo di silenzio. A riaccendere gli animi è il consigliere di minoranza Luigi Serra, capogruppo di “Spezzano in Movimento” il quale, considerata la “particolarissima situazione” in cui la cittadina si trova, ha deciso di presentare nei giorni scorsi due interpellanze: una sulla situazione delle Terme e una sulla potabilità dell'acqua. «La gente -afferma Serra- vive quotidianamente dei disagi che, palesemente, sono sotto gli occhi di tutti. Si pensi alle strade dissestate, alle discariche a cielo aperto in vari siti, alla mancanza di interazione sociale, all'assenza di dibattito politico, e così via.
Come consigliere comunale -sottolinea- voglio mettere in evidenza non solo i problemi evidenti ma anche quelli che sono più occultati, proprio come la questione terme e la questione acqua.
In particolare Serra nella sua interpellanza sulle Terme riprende la sentenza civile n. 1279 del 24 aprile 2013 del Tribunale di Castrovillari, emessa dal giudice Chiara Miraglia, che “decide sulla disputa tra il comune spezzanese e la società che gestisce le terme”. Nel documento Serra evidenzia come fra i provvedimenti ci sia il «rigetto della domanda proposta dalla società, dichiarando risolto il contratto stipulato nel settembre del 2006». Lo stesso giudice, inoltre, «condanna la società a rilasciare con effetto immediato, a favore della parte convenuta, libero e vuoto di persone e cose, l'immobile, condannando a rimborsare all'ente convenuto le spese del giudizio». Tutto ciò evidenziato, quindi, Serra chiede al sindaco Ferdinando Nociti quale sia stata l'azione dell'ente comunale per dare esecuzione alla sentenza e come il Comune intenda procedere per il recupero delle somme dovute dall'attuale gestore che, dice, «se non riscosse rischiano di causare serie problematiche finanziarie all'ente». Inoltre, Serra ricorda come il gestore abbia «percepito regolarmente gli emolumenti regionali per le prestazioni sanitarie offerte dalla struttura termale». Infine, Serra domanda come l'amministrazione comunale intenda procedere «per il recupero del complesso termale e se si intende indire una nuova gara d'appalto». Così Serra commenta: «Il problema è di una gravità pari ma diversa da quella dell'acqua. Infatti, nonostante la sentenza del tribunale del 2013, non si capisce come l'immobile, che doveva essere restituito al comune, risulti ancora occupato. Vogliamo sapere come stanno le cose -dice- considerato che da potenziale volano per la nostra comunità, le Terme stanno diventando un fardello per il territorio e le casse comunali, poiché, da quanto si evince dall'interpellanza, noi (comune e cittadini) continuiamo a pagare il mutuo senza recepire nessun canone. Oggi ci ritroviamo con un disavanzo di oltre 1milione di euro e ancora si continuano a fare giochetti».
Sulla potabilità dell'acqua Serra chiede quale sia stata “la causa che ha portato alla conseguenza di non potabilità”, “quali provvedimenti sono stati presi per la risoluzione del problema” e quali sono “le azioni previste per un continuo monitoraggio della rete al fine che la cosa non si ripeta”. «Senza creare falsi allarmismi -dice-, considerato che la situazione perdura da anni, la gente teme perennemente che l'acqua non sia potabile. Oggi siamo vogliamo chiarezza sulla situazione acqua. Non avendo cognizione di quali siano le cause di questi intervalli di non potabilità dell'acqua -conclude-, l'interpellanza pone dei quesiti su cosa è stato fatto, cosa si sta facendo e cosa si vuole fare».
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