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Dda di Catanzaro: chiuse le indagini sulla droga, 53 indagati In evidenza

L'operazione Valle dell'Esaro dell'11 febbraio scorso L'operazione Valle dell'Esaro dell'11 febbraio scorso

VALLE DELL'ESARO - L'operazione denominata appunto "Valle dell'Esaro" partita all'alba dello scorso 11 febbraio, ha portato alla conclusione delle indagini da parte della Dda di Catanzaro. Sono 53 gli indagati ed a capo c'erano i fratelli Presta di Roggiano Gravina.

Cinque mesi addietro fu il Servizio Centrale Operativo e le Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, supportati da pattuglie di diversi Reparti Prevenzione Crimine, nonché quelle delle Questure di Reggio Calabria, Monza-Brianza, Viterbo e L’Aquila, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, con il Procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri, il Procuratore Aggiunto dott. Vincenzo Capomolla e il Sostituto Procuratore dott. Alessandro Riello, che avevano dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 45 soggetti indagati per la partecipazione ad una associazione, armata, finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente operante nei comuni della Valle dell’Esaro facente capo alla famiglia Presta. Ora, sui fiumi di droga smerciati nel comprensorio c'è proprio questa certezza secondo gli investigatori: erano gestiti dal clan Presta. E' stata la Dda di Catanzaro, guidata dal procuratore capo Nicola Gratteri, a chiudere le indagini dell'operazione che ha sferrato un duro colpo all'organizzazione criminale. Il provvedimento  è stato notificato ad oltre cinquanta persone che risultano indagate a vario titolo. Secondo le ivestigazioni degli inquirenti, coordinate sempre dall'aggiunto Vincenzo Capomolla, il gruppo faceva circolare lo stupefacente in piazze quali Roggiano Gravina, Tarsia, San Lorenzo del Vallo, San Marco Argentano. Ed alla guida dell'organizzazione criminale ci sarebbero appunto i cugini Roberto e Antonio Presta di Roggiano Gravina. 

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