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Cassano pronta per la "Città Educativa"

Cassano pronta per la "Città Educativa"
Agos

CASSANO – (Comunicato stampa) La Giunta Municipale, riunitasi sotto la presidenza del Sindaco Giovanni Papasso, ha deliberato la realizzazione della “Città Educativa” e il Gruppo di Lavoro che dovrà interessarsi della messa in campo delle iniziative per raggiungere tale scopo. La “Città Educativa” è un progetto di Inclusione, Intercultura, educazione informale e non-formale che attraverso lo sguardo sulla città, sui suoi luoghi di maggiore interesse e storicità dove più si può apprendere questi vanno trasformati per educare a esplorare, capire, dibattere, provare, incontrare, domandare.

La Cassano All’Ionio, al pari dei molte altre realtà, presenta una complessità di problemi e di contraddizioni, che le tradizionali agenzie educative, scuola, famiglia e Chiesa, difficilmente riescono ad intercettare, considerate la trasformazione epocale che il nostro tempo sta vivendo, nella piena consapevolezza di vivere un’emergenza educativa, nel Programma Amministrativo è stato assunto l’impegno di lavorare per trasformare Cassano in una “Città educativa” e le piazze, le strade, i giardini, le iniziative culturali e le scelte urbanistiche in spazi di educazione, per contribuire al miglioramento della Città e della qualità della vita di tutti i cittadini, ponendo al centro dell’agire politico la persona ed i suoi bisogni. A seguito degli incontri che sono intercorsi, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio S. E. Mons. Francesco Savino, sostenitore entusiasta del Progetto, è stata decisa la realizzazione della “Città Educativa” dando piena concretezza agli impegni programmatici assunti.
“Oggi più che mai” ha dichiarato il primo cittadino di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso “la città, per piccola o grande che sia, dispone di innumerevoli possibilità educative molte volte inespresse e saputi cogliere essa racchiude gli elementi per una formazione integrale. La città educativa è una città con una sua propria personalità ed è inserita all’interno del paese in cui si trova. Pertanto, la sua identità è interdipendente con quella del territorio di cui fa parte. Dalle riunioni intercorse dalle quali è scaturita la volontà della realizzazione di tale progetto è scaturito fuori che questa deve essere la grande sfida del nostro secolo: investire nell'educazione, affinché, ogni persona sia sempre più in grado di esprimere, affermare e sviluppare il proprio potenziale umano fatto di unicità, di costruttività, di creatività e di responsabilità e possa nel contempo sentirsi parte di una comunità, capace quindi di dialogare, di confrontarsi e di cooperare. Una città sarà educativa se offre generosamente tutte le sue potenzialità, se le mette a disposizione dei suoi abitanti e se insegna loro ad utilizzarle”.
“Tutti gli abitanti di una città” dice ancora “avranno il diritto a godere dei mezzi e delle opportunità di formazione, svago e sviluppo personale che la stessa è in grado di offrire. Il diritto alla città educativa si propone come un’estensione del diritto fondamentale di tutti all’educazione con la possibilità di creare una rete di interscambio culturale con le altre città aderenti al circuito delle “Città educative”.
La città deve essere in grado di trovare, preservare e presentare la propria complessa identità. Questo la renderà unica e sarà la base di un dialogo fecondo al proprio interno e con le altre città. A tal fine si è inteso formalizzare, tramite la delibera di Giunta Municipale n° 108 la costituzione di un gruppo di lavoro che, come primo atto, ha già provveduto a stilare un calendario di incontri con i dirigenti scolastici, le associazioni, i sindacati al fine di fare rete ed intraprendere un dialogo per la concreta ed immediata realizzazione del progetto.

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