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Luzzi. "Rosso Coraggio" per la Giornata contro la violenza sulle donne

Luzzi. "Rosso Coraggio" per la Giornata contro la violenza sulle donne
Agos

LUZZI - Informare, sensibilizzare e confrontarsi sul complesso tema degli stereotipi, delle discriminazioni e della violenza di genere. È questo l’intento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Umberto Federico che ha promosso l’iniziativa denominata “Rosso Coraggio” in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre.

Una intera giornata con un intenso programma, curato dagli assessori alla cultura, istruzione e spettacolo Maria Leone e alle politiche sociali Graziella D’Acri, allestito in collaborazione con la locale Pro loco, l’associazione “Torrione del Principe” e la Dirty Dancing Academy. Al convegno sul tema “Rosso Coraggio”, all’inaugurazione della panchina monumentale civile rossa in località Petrini, ed alla rappresentazione teatrale  “L’amore è un’altra cosa” a cura di Deborah Rocco e alla prima “Marcia Rossa” nel centro storico della cittadina luzzese, seguiranno gli attesi monologhi sul femminicidio messi in scena nel salone “Benedetto XVI” del complesso parrocchiale dei Sacri Cuori di  Gidora. L’ultimo appuntamento della giornata, infatti, vedrà in scena lo spettacolo sulla violenza di genere “Ferite a morte”, tratto dall’omonimo testo di Serena Dandini e Maura Misiti, per la regia di Giulio Munno. “Ferite a Morte” (che è anche un libro pubblicato da Rizzoli) è una raccolta di monologhi sulla falsariga della famosa Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, scritti da Serena Dandini con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR. I testi attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Un evento teatrale (con ingresso gratuito) in cui due donne cosentine, Larissa Volpentesta e Francesca Ramunno con la presenza maschile di Werner Altomare, volti noti al grande pubblico radiofonico e televisivo, daranno voce a un immaginario racconto postumo delle vittime. Un’occasione di riflessione, un tentativo di coinvolgere l’opinione pubblica, i media e le istituzioni. Le musiche saranno curate da Ferdinando Autiero con la splendida voce luzzese di Albachiara Ciliberto. “Tutti i monologhi di “Ferite a morte” - sostiene il regista - ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane - prosegue Giulio Munno - si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta dell’iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica”.

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