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Censimento dell'amianto? Invito tardivo da parte della Regione In evidenza

Amianto: censimento in notevole ritardo Amianto: censimento in notevole ritardo

COSENZA - «Dalla Regione Calabria un semplice e tardivo “invito” al censimento dell’amianto». Lo afferma in una nota l’ingegner Giuseppe Infusini, Coordinatore Provinciale dell’ONA di Cosenza. «È pervenuta a tutti i comuni della Calabria ed alle province – si legge ancora – la comunicazione della Regione a firma dell’assessore all’ambiente uscente Sergio De Caprio ad oggetto” Richiesta dati per il censimento dell’amianto nella regione Calabria – Urgente” nella quale si evidenzia l’esigenza non più rinviabile di “una puntuale valutazione del rischio sanitario ed ambientale causato dalla presenza di amianto nell’ambiente costruito nel territorio della regione Calabria”. 

L’assessore ricorda alle Amministrazioni gli obblighi derivanti dall’applicazione della Legge Regionale  14/2011 e dal Piano Regionale amianto e, in particolare, la redazione del Piano Comunale Amianto, l’attivazione dello sportello amianto ed il censimento dei siti privati.  Nella nota si “invitano” le Amministrazioni “a sanare l’omessa trasmissione del modulo di autonotifica entro 30 giorni dalla ricezione della presente, dando prelazione agli edifici scolastici di ogni ordine e grado ed agli edifici di proprietà pubblica”. “Quanto comunicato ai comuni ed alle province –afferma l’ing. Giuseppe Infusini coordinatore provinciale dell’Osservatorio  Nazionale Amianto – dimostra che solo ora, alla vigilia di nuove elezioni, si  presta attenzione al rischio amianto che grava sul territorio, senza  un minimo accenno alle inadempienze e ritardi della regione stessa rispetto all’applicazione alla suddetta legge regionale in odine, per esempio, all’assenza di contributi per la bonifica di edifici privati (art. 11) ed all’aggiornamento del Piano Regionale Amianto (art. 4). Quanto scritto da De Caprio, in ritardo ed espresso in forma di un semplice ed irrituale “invito”, non tiene neanche conto dei provvedimenti che l’ONA Cosenza ha da tempo indicato alla regione per affrontare il pericolo amianto in Calabria, come risulta dal documento inviato in data 23.04.2020 che, si desume, l’ormai ex assessore non ha mai letto. Non vi è dubbio, tuttavia, che i comuni debbono fare la loro parte in ordine a censimenti, bonifiche e redazione del Piano Comunale Amianto come più volte evidenziato dall’ONA in diversi convegni e videoconferenze”.  Il settore amianto del dipartimento ambiente regionale – continua Infusini –  purtroppo versa in uno stato disordine organizzativo per la mancata assegnazione di ruoli e compiti ai pur volenterosi funzionari. Pertanto – conclude il referente dell’ONA – sorgono fondati dubbi sull’efficacia della ambigua comunicazione dell’assessore uscente e del termine indicato in 30 giorni per la trasmissione del modulo di autonotifica atteso che detto modulo, per gli edifici privati, va compilato dai cittadini a seguito di apposita ordinanza di censimento emanata dal sindaco e dopo l’istituzione dello sportello amianto».  

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