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Campagna vaccinale, i Comuni saranno estromessi: ”Ci dispiace, avevamo investito risorse umane ed economiche”

Campagna vaccinale, i Comuni saranno estromessi: ”Ci dispiace, avevamo investito risorse umane ed economiche”

LUZZI - Sul fronte vaccini anti-Covid 19,intanto si apre un nuovo capitolo. Con le nuove disposizioni, i comuni sono stati estromessi dall'organizzazione della campagna vaccinale in Calabria. Nelle scorse ore, infatti, ai sindaci ed ai medici di base del distretto socio sanitario “Media Valle Crati” l’Asp ha comunicato la nuova modalità di prenotazione dei vaccini.

Il nuovo sistema di prenotazione consentirà di scegliere, tra i centri di vaccinazione attualmente disponibili sul territorio regionale, quello più vicino e quindi determinare l’appuntamento per la somministrazione.  “Ci dispiace perché anche il nostro comune, come tutti gli altri del resto, - si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Luzzi - avevano investito risorse economiche ed umane per garantire un perfetto supporto organizzativo e logistico che, nei giorni passati, abbiamo visto più volte disperdere per via della mancata consegna dei vaccini prenotati”. Per quanto riguarda invece i 130 anziani luzzesi a cui è già stata somministrata la prima dose di vaccino, è stato garantito dall'ASP che la seconda dose sarà inoculata naturalmente nei tempi previsti e con le stesse modalità logistiche e organizzative della precedente, cioè presso il centro vaccinale allestito nei locali dell'ex fornace Dima.
Il municipio di Luzzi chiederà nelle prossime ore di effettuare le vaccinazioni di tutte le categorie e fasce di cittadini, che saranno man mano coinvolte, nei locali dell'ex delegazione comunale "Franco Molinaro", nell’area ex fornace Dima. Locali al cui interno, grazie anche alla collaborazione della Life Soccorso Luzzi, è stato allestito un centro vaccinale fornito di cinque sale di vaccinazione, due sale d'attesa/aspetto e una sala d'emergenza.
“Speriamo vivamente che la nostra richiesta possa essere accolta. Non nascondiamo – spiegano da Palazzo Vivacqua -  di essere rammaricati perché molti nostri concittadini ed i loro familiari dovranno ora effettuare una procedura di prenotazione che era stata già evasa dai nostri uffici in collaborazione con i medici di base”.

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